«Nostra Donna in sul lito Adriano»

La venerata immagine della Madonna greca, dal XVI secolo custodita nella Basilica di Santa Maria in Porto, è il centro di una grandiosa storia di acque e di visioni celesti.

La venerata immagine della Madonna greca, dal XVI secolo custodita nella Basilica di Santa Maria in Porto, è il centro di una grandiosa storia di acque e di visioni celesti, racconti che ruotano attorno alla figura di Pietro degli Onesti, detto peccatore.
La leggenda narra che Pietro, lungo il viaggio di ritorno da un pellegrinaggio in Terra Santa, fu sorpreso in mare da una terribile tempesta dalla quale riuscì a scampare solo grazie all’intercessione della Vergine Maria alla quale si era affidato facendo voto solenne che se gli fosse stata risparmiata la vita avrebbe fatto erigere una chiesa in suo onore.


Giunto in patria, Pietro subito si adoperò per esaudire il suo voto e fece erigere quella chiesa nota ai ravennati come Basilica di Santa Maria in Porto fuori, quel luogo che Dante invocherà con l’appellativo di «casa di Nostra Donna in sul lito Adriano».
La tradizione vuole che la prima domenica dopo Pasqua, mentre Pietro e i suoi compagni erano riuniti per la recita del mattutino, una luce improvvisa sorta dall’Oriente avvolse tutta la chiesa. Pietro con i suoi compagni si recò sul lido e vide giungere splendente sulle onde del mare la prodigiosa icona della Vergine sorretta dagli angeli, ciascuno dei quali recava una luminosissima fiaccola.


Davanti a questo grandioso prodigio essi si prostrarono in preghiera e dopo aver innalzato salmi e inni, Pietro si avvicinò all’immagine di Maria e in solenne processione lui e i suoi compagni la portarono nel tempio a lei dedicato.

Giovanni Gardini

https://www.ravennaedintorni.it/rd-blog/cartoline-da-ravenna/

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